Apocrifi

Il termine greco apòkryfos significa letteralmente "nascosto da". Il termine è sempre stato usato in contrapposizione a qualcosa di autentico, come una avvertenza della non affidabilità degli scritti. Il "canone" ebraico fu chiuso dopo un esame dettagliatissimo delle caratteristiche filologiche, semiologiche, semantiche, e matematiche di tutti i libri considerati "ispirati" da Dio e scritti in lingua ebraica e fu chiuso col numero di 49 libri "autentici". Ciò comportò il rifiuto di tutti gli altri, che vennero considerati "apocrifi" cioè "di provenienza "eterodossa". Tale provenienza, come spiega il termine "verità di altri" (ma non di Dio!) divenne sinonimo di "falso" e di "non veritiero".

Cosa pretende di garantire il "canone"?

Tutta la Scrittura (il Logos) infatti è classificabile come PAROLA DI DIO, solo se è autenticamente "ispirata dal soffio di Dio". "Tutta la scrittura è "zheòpneustos", cioè dettata dal soffio dello Spirito di Dio" (2 Timoteo 3:16). "La Parola di Dio è affinata col fuoco. Egli è uno scudo per chi confida in lui." (Proverbi 30:5). "Le parole dell’Eterno sono parole pure, sono argento affinato in un crogiuolo di terra, purificato sette volte." (Salmo 12:6), "Infatti nessuna profezia venne mai dalla volontà dell'uomo, ma uomini hanno parlato da parte di Dio, perché sospinti dallo SPIRITO SANTO." (2 Pietro 1:21)

"La via di Dio è perfetta, la parola dell’Eterno è purgata col fuoco. Egli è lo scudo di tutti quelli che sperano in lui." (2 Samuele 22:31; idem nel Salmo 18:30)

"Poiché in verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, NEPPURE UNO IOTA (dell'alfabeto greco) o un apice (dell'alfabeto ebraico) della legge passerà, finché tutto sia adempiuto" (Matteo 5:18)

"L'erba si secca, il fiore appassisce, ma la Parola del nostro Dio rimane in eterno" (Isaia 40:8)

"Il cielo e la terra passeranno, ma LE MIE PAROLE NON PASSERANNO." (Matteo 24:35; Marco 13:31; Luca 21:33)

"La Scrittura NON PUÒ essere annullata" (Giovanni 10: 35)

"Prendete... la spada dello Spirito, che è la PAROLA di Dio" (Efesini 6:17)

"Infatti la PAROLA di Dio è VIVENTE ed efficace, più affilata di qualunque spada a doppio taglio e penetrante fino a dividere l'anima dallo spirito, le giunture dalle midolla; essa GIUDICA i sentimenti e i pensieri del cuore." (Ebrei 4:12)

"Poiché nessuna PAROLA di Dio rimarrà inefficace." (Luca 1:37)

"Per sempre, Eterno, la Tua Parola è STABILE nei cieli." (Salmo 119:89)

"...poiché siete stati rigenerati non da seme corruttibile, ma incorruttibile, mediante la Parola di Dio VIVENTE E PERMANENTE." (1 Pietro 1:23)

Insomma il Signore, Creatore dei cieli e della terra, ha ispirato la Bibbia intera (Lògos) (2 Timoteo 3:16): Essa è la "Parola di Dio" per eccellenza, perché è il più sicuro ed autentico punto di riferimento per l'umanità intera, circa la Volontà di Dio e circa il piano di salvezza che Dio stesso ha personalmente ideato ed attuato per la razza umana. Il Lògos è tutto ciò che Dio vuole che noi sappiamo, tanto che lo ha messo per iscritto, selezionando parola per parola e raffinandola "col fuoco", affinché la Sua perfezione si potesse esprimere anche con un Libro dal valore "eterno". (SALM0 18:30; Geremia 23:29; 5:14; Isaia 30:27)

Il "canone" del Nuovo Testamento si è chiuso con la certificazione di 27 libri, divinamente ispirati, aventi le stesse caratteristiche di ortodossia presenti nei Libri del Vecchio Testamento, però in lingua greca.

I fedeli cristiani non sono tenuti a conoscere gli apocrifi e non c'è alcun motivo fideistico a divulgarli o studiarli. Essi sono esempi di una cultura parallela "umana" al pari di un comune "romanzo storico" di cui ogni letteratura nazionale è piena. Nessuno potrebbe impunemente considerare "divinamente ispirati" la Divina Commedia, i Promessi Sposi, il Quo Vadis, o il Nome della rosa…

Nel mondo evangelico-protestante gli apocrifi sono detti o «pseudoepigrafi» (cioè falsamente attribuiti a qualche autore bibli­co) , oppure deuterocanonici, cioè appartenenti a una seconda lista di libri di sicura origine "non divina".

La Chiesa cattolica ha assorbito nella "sua" Bibbia tridentina ben sette apocrifi, ma pare che non inviti alla divulgazione degli altri. E fa bene!

Per essere completi, riportiamo le caratteristiche "non ispirate dallo Spirito Santo" dei libri apocrifi inseriti nella Bibbia Cattolica:

1) Aggiunte al libro di ESTER: le pagine "sono animate dallo stesso fanatismo nazionale giudaico e dallo stesso odio feroce contro i pagani... Non menziona neppure una volta il nome di Dio, spira odio e vendetta da un capo all'altro e non c'è uno dei suoi personaggi che, moralmente, valga qualcosa"! (pag. 270 de "Apocrifi dell'Antico Test. di Giovanni Luzzi, Libro X, Firenze, Fides et Amor Ed. 1930)

2) Libro di BARUC: Baruch, segretario del profeta Geremia, racconterebbe la sua storia, coprendola di leggenda. La verità esegetica ha dimostrato che, in tempi posteriori a Baruch, autori ignoti accreditarono i loro scritti col nome di lui: ciò era frequente nel mondo antico. Comunque "i dati sono riportati in modo confuso e sono senza dubbio più fantastici che reali" (pag. 311 de "Apocrifi dell'Antico Test. op. cit.)

3) Aggiunte a DANIELE: il libro sembra scritto da Egiziani Alessandrini che hanno raccontato gli aneddoti di Susanna e dei vecchi guardoni e del cantico dei giovani nella fornace, che è un minestrone di frasi prese dai salmi di Davide.

La storia contro gli idoli di Bel e del Drago ha per scopo quello di combattere il paganesimo idolatrico, coprendolo di ridicolo.

4) Il libro di TOBIA (o TOBIT): è pieno di raccomandazioni all'osservanza dei riti giudaici "secondo la legge di Mosè". E un libro molto caro ai... "farisei", perché vuol dimostrare, come le opere "pie" di un uomo "pio" possono costituire un modello di vita!

5) Il libro di GIUDITTA: si approva l'omicidio politico del re Oloferne ad opera di Giuditta che ne era l'amante! Le descrizioni geografiche risultano lacunose e false, tipiche di un racconto volutamente romanzato! Il libro esalta e "raccomanda" la menzogna, l'astuzia e l'assassinio: il fine giustifica i mezzi, "quando giovino al popolo e alla causa religiosa della nazione"! (pag. 229 de "Apocrifi dell'Antico Test. op. cit.)

6) La SAPIENZA: pura cultura umana, ricca di proverbi e detti popolari. Un autore ignoto, mascherandosi sotto il nome di Salomone (opinione anche di S.Girolamo), dà "un saggio di metafisica; il pregio sta tutto nei sentimenti morali e religiosi che esprime" (L. Randon, Les Livres Apocryfes de l'Ancien testament, Paris, 1909). L'autore, sicuramente un giudeo colto e raffinato, identifica Dio con la Sua Sapienza!

7) l'ECCLESISTICO: il libro raccoglie le "parabole" di Gesù, figlio di Siracide e, a detta degli studiosi, sarebbe un'opera apologetica, in quanto mira a difendere il Giudaismo dall'invasione del pensiero e della cultura della Grecia. (Oesterley, Ecclesiasticus, Cambridge, 1912). Si propongono "massime" di grande rettitudine e pietà, ma anche meschini precetti ispirati a volte a una certa carica di egoismo.

8) Il PRIMO libro dei MACCABEI: libro storico e politico della classe dirigente che liberò Israele dagli stranieri. Il diario degli avvenimenti dimostra l'amore patriottico anche "senza l'intervento di Dio". Quando nel cuore degli uomini di una nazione batte l'amore di patria, quella nazione è destinata a grandi vittorie. Il Messia, inviato da Dio, potrà essere IL LIBERATORE politico che la nazione attende: questo in fondo era l'atteggiamento del discepolo... Giuda!

9) Il SECONDO libro dei MACCABEI: secondo libro storico e politico delle vittorie di Giuda Maccabeo, del tipo del "De bello Gallico" di Giulio Cesare! E' un libro retorico, dove si nota una spiccata tendenza verso il meraviglioso e verso il "gonfiamento fantastico delle cifre"! (pag. 123 de "Apocrifi dell'Antico Test., op. cit.)

10) Lettera di GEREMIA: un ignoto giudeo d'Egitto attribuisce a Geremia frasi atte a screditare l'idolatria dei pagani: l'arma di cui si serve per combatterla è "l'arma del ridicolo"!


 

CARATTERISTICHE DELLA CANONICITÀ

I libri canonici (in tutto sono 66) hanno una caratteristica matematica che gli scrittori degli apocrifi non sospettavano o, conoscendola, non l'hanno potuta imitare:

Come già ha scritto lo scienziato matematico russo Ivan Panin, che per cinquant'anni ha esaminato matematicamente ogni Libro della Bibbia, ogni capitolo del Vecchio testamento, scritto nell'originale in lingua ebraica, e del Nuovo Testamento, nell'originale in lingua greca, è stato scritto su "ispirazione" dello Spirito Santo di Dio (2 Timoteo 3:16; 2 Pietro 1:21).

La prova di tale ispirazione sta nella perfezione assoluta di ogni capitolo, esaminandolo sotto il profilo matematico.

Infatti ogni capitolo risulta un vero "capolavoro di ingegneria linguistica": Dio ha messo in ogni capitolo un sigillo matematico, talmente complicato ed impossibile da contraffare, che nessun uomo potrebbe imitarlo, contraffarlo o uguagliarlo.

Ogni capitolo "ispirato" è il prodotto di una "Sapienza Infinita", che ha scelto e selezionato parola dopo parola, lettera per lettera, fino a costruire un incastro di particolari alfabetici, perfetto, sotto una pluralità di aspetti diversi.

In pratica, il Creatore dell'Universo ha messo nella Sua Parola scritta l'impronta della Sua intelligenza infinita, mediante leggi di una complessità e di una precisione veramente sbalorditive.

Se prendiamo per esempio un capitolo a caso dell'originale ebraico del Vecchio Testamento o dell'originale greco del Nuovo Testamento (Textus Receptus) e troveremo che...

1) il numero delle parole è sempre un multiplo di 7, perché 7 è il numero dello Spirito Santo

2) Il numero delle parole inizianti con vocale è e deve essere un multiplo di 7!

3) Il numero delle parole inizianti con consonante è e deve essere un multiplo di 7!

4) Il numero totale delle lettere alfabetiche usate è e deve essere un multiplo di 7!

5) Il numero delle lettere alfabetiche vocali è e deve essere un multiplo di 7!

6) Il numero delle lettere alfabetiche consonanti è e deve essere un multiplo di 7!

7) Il numero delle parole ricorrenti una sola volta nel capitolo è e deve essere un multiplo di 7!

8) Il numero delle parole ricorrenti più volte nel capitolo è e deve essere un multiplo di 7!

9) Il numero dei soli sostantivi è e deve essere un multiplo di 7!

10) Il numero delle parole non sostantivi è e deve essere un multiplo di 7!

11) Il numero dei nomi maschili è e deve essere un multiplo di 7!

12) Il numero dei nomi femminili è e deve essere un multiplo di 7!

13) Il numero delle parole che iniziano con le varie lettere dell'alfabeto è e deve essere un multiplo di 7!

"Le parole dell'Eterno son parole pure, sono argento raffinato in un crogiuolo di terra, purificato sette volte." (Salmo 12:6)


 

Tutti i libri apocrifi della Bibbia... NON HANNO QUESTO RAPPORTO MATEMATICO!

Ogni parola aggiunta o tolta al testo originale, sposta questo perfetto rapporto numerico!


 

Gli ebrei conoscevano già il contenuto matematico della Parola di Dio e ne erano rimasti stupiti e meravigliati a tal punto da farne oggetto di ricerca scientifica, la cosiddetta "cabala": tale scienza permise loro di stabilire, sia pure in maniera meno approfondita che oggi, quale fosse il CANONE dei libri "ispirati". Tale CANONE doveva essere un numero contenente 7. Oggi la Bibbia contiene 39 libri del Vecchio testamento (3 = trinità e 9 = frutti e doni dello Spirito) esclusi ovviamente gli apocrifi e 27 libri del Nuovo Testamento (3 x 9; 3 = trinità e 9 = frutti e doni dello Spirito), per un totale di 66 libri (11 x 6).

I numeri 7, 9 e 11 sono numeri presenti come valore numerico all'interno delle parole, dal momento che, sia in ebraico, sia in greco, le lettere sono anche NUMERI! Si rimanda ovviamente alla lettura dei libri voluminosi del Panin, per approfondire meglio l'argomento.

Adesso possiamo capire perché nel Nuovo Testamento c'è una frase che condanna TUTTE le contraffazione e l'inserimento di qualsiasi "apocrifo":

"Poiché in verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, NEPPURE UNO IOTA (dell'alfabeto greco) o un apice (dell'alfabeto ebraico) della legge passerà, finché tutto sia adempiuto" (Matteo 5:18)

Ed anche: "Diletti... mi sono trovato costretto a scrivervi per esortarvi a combattere strenuamente per la fede, che è stata UNA VOLTA PER SEMPRE tramandata ai santi." (Giuda 3)


 

ELENCO DEGLI APOCRIFI

La cosiddetta letteratura apocrifa viene suddivisa dagli studiosi in varie categorie (citazione dal libro "VADEMECUM PER IL LETTORE DELLA BIBBIA" di Soggin-De Benedetti, ed. Morcelliana, Brescia 1996 pagg. 21-22):


 

Per il Vecchio (o Antico) Testamento:


 

1. Narrativi e storici

3 Esdra (sec. II a.e.v.)

3 Maccabei (secc. I a.e.v.- I e.v.)

Giubilei (sec. II a.e.v.)

Martirio e Ascensione di Isaia (secc. I-II a.e.v. opp.III-IV e.v.)

Lettera di Aristea (sec. II a.e.v.)

Apocalisse di Mosè (sec. I e.v.)

Vita di Adamo ed Eva (sec. I e.v.)


 

2. Sapienziali e poetici

4 Maccabei (prima del 70 e.v.)

Salmi di Salomone (sec. I a.e.v. opp. I e.v.)

Odi di Salomone (sec. il e.v.)


 

3. Apocalissi

1 Enoch (Enoch etiopico) (secc. V-I a.e.v.)

2 Enoch (Enoch slavo, Libro dei segreti di Enoch) dopo il 70 e.v.)

Testamenti dei 12 Patriarchi (secc. II-I a.e.v.)

Oracoli Sibillini (secc. II a.e.v.-VII e.v.)

2 Baruch (Apocalisse siriaca di Baruch) (70-135 e.v.)

4 Esdra (sec. I e.V.)


 

Per il Nuovo Testamento:


 

1. Vangeli

Vangelo di Pietro (90-150)

Protovangelo di Giacomo (Natività di Maria) (sec. II)

Epistola degli Apostoli (sec. II)

Vangelo di Tommaso (sec. III)

Vangelo copto di Tommaso (sec. III)

Vangelo arabo dell’infanzia (secc. V-VI)

Storia di Giuseppe falegname (sec. IV)

Memorie di Nicodemo (Atti di Pilato) (secc. I-II)

Vangelo di Bartolomeo (secc. III-IV)

Ciclo sulla dormizione di Maria (Transito di Maria) (secc. II-V)


 

2. Atti

Atti di Giovanni (sec. II)

Atti di Paolo (Atti di Paolo e Tecla) (sec. II)

Atti di Pietro (sec. III)

Atti di Tommaso (sec. III)


 

3. Epistole

Corrispondenza fra Paolo e Seneca (sec. IV)

Corrispondenza fra Gesù e Abgar (se. III)

Epistole apocrife di Paolo (secc. II-V)


 

1. Apocalissi

Apocalisse di Pietro (ca. 135)

Apocalisse di Paolo (secc. III-V)

Apocalisse di Tommaso (sec. V)