MARTIN LUTERO fra film e realtà storica
VOLEVO DIRVI CHE SONO ANDATA A VEDERE IL FILM "LUTHER"
E LO CONSIGLIO A TUTTI PERCHE' E' STORICAMENTE FATTO
BENE E PUO' SERVIRE AD EVANGELIZZARE.
Valeria (sorella battista)
FILM:
Luther
Martin Lutero inizia la sua
avventura religiosa dopo essere scampato ad un
terribile uragano. Un terrore inviato dal cielo che lo stravolge completamente
e che lo porta ad abbandonare i suoi studi di giurisprudenza per dedicarsi alla
preghiera. Una ricerca di Dio che si rivela tormentata fino a quando il suo
mentore non lo invia a Roma per conoscere il mondo e poi a Wittenberg
per studiare teologia. Ed è proprio nella città del papa Leone X dove si vendono indulgenze per finanziare la costruzione
della grande Chiesa di San Pietro che Lutero inizia a mettere in discussione le autorità
ecclesiastiche.
Le sue 95 tesi
affisse sul portale del duomo di Wittenberg
porteranno infatti non solo la scomunica del papa, anche la sconfessione dell'Imperatore
Carlo V che lo bandirà dall'Impero come eretico.
La sfida agli abusi delle autorità religiose scatenerà poi una rivolta per
tutto il paese che solo Lutero riuscirà a sedare. Grazie al sostegno dei
principi germanici durante lo storico incontro ad Augsburg con l'imperatore, l'inconsueto religioso potrà
finalmente rientrare in Sassonia da uomo libero.
Alcuni l'hanno
definita la risposta protestante alla "Passione" di Mel Gibson, ma
questa produzione tedesca è piuttosto un prodotto televisivo, senza considerare
poi che il regista Eric Till vanta una carriera
proprio nell'ambito del piccolo schermo. Nonostante i contemporanei ne fecero
ritratti tutt'altro che generosi, qui Lutero è interpretato dal poco espressivo
ma indubbiamente belloccio Joseph Fiennes che in nulla
ricorda il sinistro e grossolano personaggio che Cranach
rappresentò in un dipinto del 1529. Il
prodotto cinematografico finanziato dalla Germania, dove ha ottenuto un grande
successo e in parte anche dalla Chiesa Luterana - che ha partecipato in maniera molto attiva
studiando e correggendo ove necessario la sceneggiatura -, potrebbe forse
vantare l'eventualità di far scoprire al pubblico un personaggio molto citato forse,
ma in realtà poco conosciuto e che reminiscenze scolastiche lo ricordano come francamente
antipatico. Poche per altro - le reminiscenze - visto che
da un sondaggio di un paio d'anni fa è risultato che per i giovani Lutero
poteva essere un politico afro-americano, un regista cinematografico e il nome
di un ristorante.
Tornando al film, la grande attività "bellica" del giovane Lutero
contro
Valeria Chiari
MARTIN LUTERO: la realtà storica
10 novembre 1483 - 18 febbraio 1546
Sola fede, sola grazia, sola
Scrittura
Martin Lutero (Martin Luther), il grande riformatore tedesco, nacque il 10
novembre 1483 ad Eisleben, una cittadina nella
Turingia, regione centro-orientale della Germania. Suo padre, Hans Luther, originariamente un contadino, fece fortuna come
imprenditore nelle miniere di rame, mentre la madre, Margarethe Ziegler era una massaia.
Nel 1484, proprio poco dopo
la nascita del piccolo Martin (primogenito di sette fratelli), i genitori si
trasferirono nel vicino paese di Mansfeld, in seguito
alla nomina del padre a magistrato - grazie alla rilevante fortuna acquisita -
di quella cittadina. A Mansfeld Lutero frequentò la
scuola di latino mentre nel 1497 si recò a Magdeburgo per intraprendere gli
studi presso la scuola dei Fratelli della Vita Comune, fondati dal mistico Geert de Groote. Tuttavia Lutero
vi rimase solo per un anno, andando a vivere successivamente da alcuni parenti
ad Eisenach, dove risedette fino al 1501.
In quell'anno il padre lo
inviò ad iscriversi all'università della città imperiale di Erfurt
dove il giovane studiò arti liberali, conseguendo il baccalaureato nel 1502 e
il titolo di magister artium
nel febbraio 1505. E fu proprio il 1505 un anno cruciale per Lutero: secondo i
suoi biografi, il 2 luglio, ritornando ad Erfurt dopo
una visita ai genitori, vicino al villaggio di Stotternheim
incappò in un violento temporale durante il quale fu quasi ucciso da un
fulmine. Si racconta che nella tormenta Lutero, terrorizzato, fece voto a
Sant'Anna che se fosse sopravvissuto avrebbe preso i voti.
Il temporale passò e lo studioso mantenne la promessa due settimane più tardi.
Naturalmente, l'episodio del temporale affrettò probabilmente un'evoluzione già
in corso da tempo e non fu, come si vuol troppo semplicisticamente credere,
un'illuminazione improvvisa.
Ad ogni modo entrò, contro la
volontà paterna, nel convento agostiniano-eremitano di Erfurt,
dove pronunciò i voti nel 1506, e dove venne ordinato sacerdote il 3 Aprile
1507. La regola dell'Ordine prescriveva una sistematica lettura della Bibbia.
In breve Lutero acquistò una conoscenza straordinaria della Sacra Scrittura.
In convento, inoltre, sotto
la guida del frate superiore Johann Staupitz, si
dedicò allo studio degli scritti di Aristotele, Sant'Agostino, Pietro Lombardo
e del filosofo scolastico Gabriel Biel, commentatore
del pensiero nominalista di Guglielmo di Ockham, il
cui orientamento teologico era dominante presso gli agostiniani.
Nel 1508, dietro
raccomandazione di Staupitz, gli venne assegnata una
cattedra di filosofia morale ed etica aristotelica all'università di Wittenberg, appena fondata nel 1502 dal principe elettore
Federico III di Sassonia, detto il Saggio.
Nelle sue riflessioni stava
prendendo corpo la convinzione che le nostre opere non possono essere altro che
peccaminose, perché la natura umana è solo peccato. Il corollario, sul piano
delle fede, è che la salvezza è concessa da Dio per la sola fede e la sola
grazia.
Da Wittenberg
il futuro riformatore si recò nel
La prassi delle indulgenze, nata durante le crociate, prevedeva inizialmente
che chi non poteva rispondere fisicamente all'appello dei Papi per la
liberazione dei luoghi santi, si concedeva la possibilità di una partecipazione
mediante un contributo in denaro accompagnato da pratiche spirituali. In
seguito il principio andò estendendosi ad altre opere buone. Le indulgenze si
trasformarono poi in un grosso affare bancario. La concessione dell'indulgenza
ai vivi e ai defunti era dilatata al massimo ed era liberata in gran parte
degli obblighi spirituali riducendosi al puro versamento del denaro.
Il 31 ottobre 1517 Lutero
scrisse una lettera ad Alberto di Hohenzollern
Brandeburgo, arcivescovo di Magdeburgo e di Magonza,
e al vescovo di Brandeburgo, Schultz, chiedendo di
ritirare la "Instructio" che disciplinava
la concessione delle indulgenze e di dare doverose disposizioni. La lettera era
accompagnata dalle famose 95 tesi, in cui si trattava il problema
dell'indulgenza.
Solo in seguito, alla mancata risposta da parte dei vescovi egli si decise di
far conoscere le sue tesi dentro e fuori Wittenberg.
Le 95 tesi non respingono del tutto la dottrina delle indulgenze, ma ne
limitano molto l'efficacia, soprattutto sottraendola al solo atto formale
dell'offerta.
Le 95 tesi, tuttavia, non sembrarono ancora un aperto invito alla ribellione
(vi affiora infatti l'immagine di un Papa non informato a sufficienza degli
abusi).
Nell'ottobre del 1518, però,
Lutero invitava il Papa a convocare un Concilio, riconoscendo ancora
implicitamente un'autorità della Chiesa superiore al Papa. Si trattava in ogni
caso del famoso appello al Concilio contro il Papa, già severamente condannato
da Pio II con la bolla "Execrabilis"
del 1459.
L'anno seguente, il 1519, Lutero negava pure l'autorità dei Concili.
Con il presentare sulla base
del principio "Sola fede, sola grazia, sola Scrittura", intendendo
cioè il rapporto tra Dio e l'uomo come diretto e personale, Lutero eliminava
Dopo aver sconvolto con la
sua Riforma l'Europa e l'equilibrio fra gli Stati, Lutero muore a Eisleben, sua città natale, il 18 febbraio 1546.
«La pace è più importante di ogni giustizia; e la pace non fu fatta per amore
della giustizia, ma la giustizia per amor della pace.»
Martin Lutero
«Chi non ama vino, donna e canzone, per tutta la vita rimane un buffone.»
Martin Lutero
«La superstizione, l'idolatria e l'ipocrisia percepiscono ricchi compensi,
mentre la verità va in giro a chiedere l'elemosina.»
Martin Lutero
«La medicina crea persone malate, la matematica persone tristi e la teologia
peccatori.»
Martin Lutero
SCRITTI DI LUTERO in Italia:
Sermoni e scritti sul
battesimo
Martin Lutero
Febvre Lucien ; Laterza
Lutero, la passione di Dio
Lienhard Marc ; Borla
Il Pater noster commentato da Martin Lutero
Caleo Marcello ; Luciano
Sermoni
Lutero Martin ; Ariele
Martin Lutero
Febvre Lucien ; Laterza
Preghiere
Lutero Martin ; Piemme
Da Lutero a Martin Luther King
Bouchard Giorgio ; Claudiana
Il Padre nostro spiegato ai semplici laici
Lutero Martin ; Claudiana
La libertà del cristiano
Lutero Martin ; La Rosa
Il libero arbitrio-Il
servo arbitrio (passi scelti)
Erasmo da Rotterdam; Lutero Martin ; Claudiana
Difficile reperibilità
Libertà del cristiano.
Lettera a Leone X
Lutero Martin ; Claudiana