Conoscere il peccato, per salvare il
peccatore...
[ICN-News 17
marzo 2004, 09:49 - APPROFONDIMENTI]
La sindrome di Tourette è un disturbo neurologico
ereditario che si manifesta attraverso tic di vario tipo. Spesso appare nella
prima infanzia, prima che il bambino affronti la scuola. L’ambiente scolastico,
con le sue restrizioni ed esigenze, può trasformare ciò che già era un problema
difficile da gestire in una situazione da incubo qualora non venga
trattato con abilità ed esperienza. I sintomi sono caratterizzati da movimenti
involontari del corpo e da incontrollabili vocalizzazioni e/o verbalizzazioni.
Per esempio, le manifestazioni motorie possono includere ammiccamenti, smorfie
facciali, scatti delle spalle, delle braccia o delle gambe. I tic vocali
possono manifestarsi con fischi, sbuffi, latrati, versi di gallina oppure anche
attraverso verbalizzazioni ( parole e frasi) che
esplodono senza preavviso.
Certe volte la coprolalia (incontrollabile emissione di oscenità), l’ecolalia
(ripetizione di parole altrui), la palilalia (ripetizione
delle proprie parole) sono associate con la sindrome di Tourette
così come sono riscontrabili i comportamenti ripetitivi compulsivi o
ritualistici. Nella sindrome di Tourette i tic e i
movimenti incontrollati possono variare di tanto in tanto o sostituirsi con
altri tic o movimenti mai avuti prima, inoltre possono aggiungersene di nuovi.
L’osservazione clinica ha dimostrato che sebbene i tic possano a volte essere
inibiti per brevi periodi di tempo, queste sopressioni volontarie scatenano aumento degli altri
sintomi. Esistono terapie che aiutano a controllare tali comportamenti
patologici, il sollievo però è solo parziale; inoltre si possono verificare
effetti collaterali indesiderati, alcuni dei quali interferiscono con il
processo conoscitivo.
Dal 1885, data in cui il Dott. Gilles de
Molti progressi sono stati fatti, ed oggi un sempre
maggior numero di medici è in grado di fare una corretta diagnosi della
sindrome (anche grazie agli sforzi compiuti dalla Associazione per la sindrome
di Tourette); inoltre in un buon 80% delle diagnosi,
i pazienti arrivano dal dottore conoscendo già la loro
malattia avendo letto articoli e visto filmati al riguardo. Questa sorprendente
statistica dovrebbe far capire agli educatori l’importanza del loro ruolo
nell’identificare studenti che possono avere il disturbo senza esserne a
conoscenza.
Per facilitare la diagnosi della sindrome di Tourette
è stato studiato un elenco di tic presentati dai soggetti che possono averne
uno o più, a seconda della gravità del caso:
Ammiccare Tossire
Smorfie facciali Ecolalia
Scuotere la testa Schiarirsi la gola insistentemente
Scuotere le spalle Grugnire
Movimenti delle braccia Altri suoni
Movimenti delle dita Balbettare (non sempre riconducibile TS)
Spasmo dello stomaco
Toccare parti del corpo con
insistenza
Scalciare
Toccare altre persone
Altri movimenti delle gambe Toccare oggetti
Produrre rumori leggeri con naso e/o bocca
Afferrare cose (indumenti immotivamente)
Fare rumori forti Comportamento autolesionistico
Coprolalia (parole oscene) Bassa tolleranza alla frustrazione
Parole fuori da un contesto Collera, scatti di rabbia
[Fonte: Associazione Italiana Sindrome di Tourette]
Link
consigliato: http://www.paginewebitalia.com/tourette/scuola2.htm
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GUARITO DALLA SINDROME DI TOURETTE
Catanzaro [ICN-News 09:30 - GUARIGIONE]
di Francesco Mastroianni
Voglio testimoniare di quello che il Signore ha fatto nella mia vita, nella
speranza che leggendo queste parole possiate ancora di più far accrescere
dentro di voi l’amore e la speranza verso il nostro Signore
Gesù.
Ho 21 anni e fino all’estate scorsa ero affetto da una
malattia incurabile e alquanto rara, la sindrome di Tourette.
Essa si componeva di parecchi tic nervosi su tutto il corpo, che non mi
facevano vivere normalmente come un ragazzo della mia età e a volte erano
motivo di derisione da parte delle persone che mi conoscevano, ma ancora più
grave, essa comprendeva anche altri tipi di tic, mentali, denominati disturbi ossessivo-compulsivi che mi facevano perdere la
razionalità, incastrandomi in un tunnel senza uscita. Questi disturbi non mi
facevano condurre una vita come tutti gli altri, ero impossibilitato a svolgere
le normali attività quotidiane, anche prendere un gelato con gli amici diventava un problema. Tra le tante cose non riuscivo
più neanche a studiare, devastato da questi problemi che mi attaccavano
giornalmente, infatti mi ero iscritto all’università
ma era quasi un anno che non sostenevo un esame. Proprio quest’ultimo anno fu
il più brutto della mia vita, ero arrivato al limite e
non sapevo più cosa fare, neanche le medicine potevano fare qualcosa per me.
Varie volte chiesi aiuto a Dio al quale ero sempre stato fedele, ma non
accadeva nulla, sembrava che fossi condannato a soffrire. Finchè,
arrivato al culmine, in una sera di primavera, feci il mio ultimo, disperato,
appello a quel Padre che non si manifestava ad aiutarmi, implorandoLo
questa volta di intervenire, perché non sapevo per quanto avrei
potuto andare avanti così. Gli chiesi, se veramente esisteva, di darmi
un segno tangibile della sua presenza, guarendomi da questa malattia insopportabile
per un giovane della mia età. Questa volta il Signore mi ascoltò!.
Non successe nulla immediatamente. Interruppi gli studi che non davano
risultati. In seguito feci una visita specialistica in un centro di Milano,
grazie alla quale conobbi tutte le varie sfaccettature della mia malattia.
Passai un’estate relativamente tranquilla, cercando di rilassarmi, nell’attesa
di cominciare a settembre una nuova cura che - da quanto ne sapevo - avrebbe
portato molti effetti collaterali, che mi avrebbero dato altri tipi di
problemi. Forse quello fu un periodo di preparazione voluto da Dio per ciò che
mi avrebbe atteso subito dopo. Il 7 agosto 2003 venne a Catanzaro il pastore Theodore Kapou, e mia mamma mi chiese di andare in Chiesa da lui, perché forse
poteva aiutarmi, pregando per me al Signore Dio nostro. Accettai di andare, ma
poiché non ero mai entrato in una Chiesa Evangelica, ero un po’ scettico. Theodore aveva già parlato con mia mamma,
e quando mi chiese di avvicinarmi al podio, io avanzai timidamente, ma chiesi
lo stesso a Dio di guarirmi per mano Sua se questa era
Tutti i tic erano bloccati, non riuscivo a compiere i movimenti che fino a quel
momento mi avevano ossessionato, sentivo la mano di Dio su di me. Tornai in
chiesa per altri 2 giorni, non rendendomi conto di ciò
che mi stava succedendo e l’ultima sera salutai il pastore Kapou
ringraziandolo per quello che aveva fatto per me.
Purtroppo fui attaccato di nuovo. A distanza di una settimana dalla venuta di Theodore, i tic ricominciarono a manifestarsi. Mi
scoraggiai e piansi. Probabilmente non ero stato in grado di capire che Dio mi
aveva guarito, e che dovevo rendergli grazie e non avere più paura delle cose
brutte, perché al mio fianco ora c’era Lui. Non ebbi abbastanza fede e mi
lasciai trascinare dai pensieri cattivi. Chiesi addirittura al Signore se mi
stesse prendendo in giro, e perché mi era passato tutto e poi mi stava
ritornando. Ero di nuovo in crisi, e mia madre cercò di rintracciare nuovamente
il pastore Kapou, per farlo di nuovo intercedere per
me. Lui in quei giorni era ancora in Italia, in un'altra città, e lo
raggiungemmo. Durante il culto mi riconobbe e mi chiese di aprirmi al Signore e
di rivolgergli tutti i dubbi che avevo in testa e alla fine lui avrebbe di
nuovo pregato per me.
Mi aprii veramente a Dio e gli chiesi di perdonarmi se ero stato così cieco da
non capire quale grande opera Lui aveva compiuto in me.
A fine culto mi avvicinai di nuovo a Theodore, lui
pregò fortemente il Signore di guarirmi definitivamente, e di nuovo mi sentivo
toccato, ero calmo e rilassato e i tic erano scomparsi nuovamente, stavolta in
maniera definitiva. Questa volta capii la lezione, Dio mi voleva
guarito e non dovevo più lasciarmi andare, ma dovevo combattere
quotidianamente le avversità della vita con l’aiuto del buon Padre.
Ringraziai ancora una volta Theodore, commosso, mi
diede addirittura il suo numero di telefono per chiamarlo se avessi avuto
bisogno di lui, e tornai a casa consapevole che la vita non è facile, ma determinato ad affrontarla, sapendo che possiamo
contare sull’aiuto grandioso di Dio, il nostro Salvatore.
Ora sono passati 4 mesi da quel momento, e ho potuto
ammirare la grandezza del Signore nella mia vita. E anche se a volte - dopo
aver portato quel peso per 10 anni - ho un po’ di
paura che qualcosa mi attacchi di nuovo, prego fortemente e vado avanti nel mio
cammino con Dio, perché solo Lui è la nostra ancora di salvezza, quando tutto
sembra perduto.
Ho incominciato a frequentare
Francesco Mastroianni
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Ciao Donato (eco_oliver),
Volevo ringraziarti per l'email
che hai scritto sulla sindrome di tourette.
Sono valeria 1
sorella battista, e sto pregando per 1 ragazzo che ha gli stessi sintomi della
sindrome di tourette.
Ogni volta che mi ritrovo a pregare per giuseppe ( cosi'
si chiama questo fratello in fede ) per i suoi problemi, subito dopo o x
televisione o tramite internet vengo a conoscenza di sempre + informazioni
sulla sindrome di tourette: che dio mi stia lanciando
dei messaggi? Io non sono 1 medico pero'
questa sindrome assomiglia molto a tutte le problematiche che ha giuseppe.
Vorrei che pregaste anche voi per questo ragazzo
e che mi deste dei consigli sul come aiutarlo.
Giuseppe frequenta una chiesa evangelica da 5 anni, ma le sue problematiche sono talmente tante, che non
sempre e' costante nella fede, e a volte, per il grande desiderio di risolvere
i suoi problemi cerca aiuto anche in altre persone che non hanno nulla a che
vedere con dio.
Grazie in anticipo a tutti coloro
che vorranno rispondermi
Valeria